Le dichiarazioni del presidente Gardini sono nette. Vi è un forte spirito di conservazione e tutela della natura delle cooperative di cui lui stesso è il principale punto di riferimento.
Qui di seguito sintetizziamo il pensiero del presidente a riguardo: "Noi siamo i primi a desiderare la punizione verso chi sbaglia e compromette l'immagine della cooperazione ma non siamo d'accordo per quanto riguarda i processi sommari. Noi non ci stiamo all'accostamento cooperativa = privilegio e malaffare. Coloro che delinquono e sbagliano, che siano cooperatori, imprenditori, dirigenti pubblici o politici, vanno puniti. E' impensabile che una decina di cooperative siano elevate a punto di riferimento per danneggiare o abbattere tutte le altre perchè le cooperative non sono un'anomalia italiana".
"In USA, Asia e negli altri paesi d'Europa", spiega Gardini, esiste un trattamento fiscale diversificato che impone, però, alle cooperative oneri che non gravano su nessun altro modello d'impresa sia in Italia che in altri paesi del mondo".