E' stata una manifestazione di grosso calibro, con migliaia di produttori e agricoltori, provenienti da ogni parte d'Europa, decisi ad affrontare la situazione con una certa emergenza e praticità.
Agrinsieme era tra loro ed il coordinatore Dino Scanavino si è posto a sostegno dell'ortofrutta e della zootecnia.
“C’è bisogno di un cambio di passo, "afferma Scanavino", i prezzi pagati agli allevatori per carne e latte quasi non coprono i costi produttivi e mettono a rischio la sopravvivenza delle aziende. Servono interventi urgenti per affrontare l’emergenza, come ritiri dal mercato di prodotti caseari e un piano di ristrutturazione dei debiti”.
Sono necessari interventi a breve termine, misure tempestive mirate ad affrontare l'emergenza in maniera netta e definitiva in quanto la zootecnia, spiega Scanavino, perde progressivamente redditività e i compensi che spettano agli allevatori non sono quasi sempre proficui e non coprono neanche le spese di produzione rischiando di compromettere seriamente la salute delle aziende.
"Soltanto con decisioni coraggiose, infatti, è possibile ridare slancio a un settore centrale dell’economia dei territori dell’Ue", continua Scanavino, "Un’attività economica che, attraverso 14 milioni circa di aziende che gestiscono il 45% della superficie complessiva, continua a fornire un importante contributo in termini di Pil e posti di lavoro diretti e indiretti. Salvaguardare e valorizzare questi importanti valori deve essere una prerogativa nelle decisioni delle politiche europee".
