E' questo il cavallo di battaglia del presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini.
E' una posizione rigida quella adottata dall'associazione che non tollera alcuna "mela marcia" lungo il percorso.
Gardini sottolinea come l'impegno di Confcooperative, la battaglia a favore della legalità, è un compito assegnato dalla Costituzione stessa, imprescindibile e dalla quale dipende la natura stessa di Conf.
"Se nella cassetta delle mele ci sono mele marce, vanno buttate via perché non possono convivere le mele buone con le mele marce. Sarebbe come convivere con cellule tumorali”, questo il principio che il presidente Gardini ha presentato durante la conferenza "Restart Talk", progetto mirato a mettere in rete esperienze, idee, punti di vista e prospettive contro le mafie e per i diritti che si è tenuto a "Casa del jazz" a Roma.
Anche se con finalità "positive", ogni forma d'illegalità deve essere punita perchè affligge chi s'impegna e compete nel mercato del lavoro rispettando le regole e Gardini intende difendere e sostenere quelle tante "mele sane" che ogni giorno rischiano di essere danneggiate e compromesse.
"Sono milioni di cooperatori", spiega il presidente, "che ogni mattina si alzano per dare risposte nel welfare, nel credito, nell’abitazione, nell’agroalimentare" per trovare soluzioni e possibilità per il futuro.