Oggi vi portiamo alla scoperta della Cooperativa Altopiano di Navelli, realtà storica nata per tutelare e valorizzare la coltivazione dello zafferano - un’eccellenza che da secoli rappresenta l’anima e la ricchezza di queste terre.
Quando e perché è nata la cooperativa?
La Coop. Altopiano di Navelli nasce il 7 aprile 1971 per iniziativa del suo fondatore, Silvio Salvatore Sarra, che ne è stato Presidente fino alla sua prematura scomparsa, il 15 agosto 2009. L’obiettivo di Silvio era quello di contrastare l’abbandono della coltivazione dello zafferano, valorizzando questo prodotto d’eccellenza attraverso l’unione di circa 45 piccoli produttori riuniti in cooperativa.
Quale bisogno o sfida del territorio volevate affrontare?
Nel secondo dopoguerra, le famiglie di agricoltori dell’altopiano si trovarono in grande difficoltà: i mercanti che un tempo acquistavano l’intera produzione di zafferano scomparvero, e con loro venne meno un’economia che da secoli sosteneva il territorio. Molti contadini smisero di coltivarlo, arrivando persino a dare i bulbi in pasto alle pecore. Fu allora che Silvio Salvatore Sarra si pose una domanda semplice ma potente: “Com’è possibile che, dopo sette secoli in cui lo zafferano ha portato ricchezza a queste terre, ora non lo voglia più nessuno?” Da quella riflessione nacque la sua idea: riportare valore al prodotto e al territorio, confezionando e vendendo lo zafferano direttamente ai consumatori, senza intermediari.
Quali sono i principali traguardi ottenuti?
In Abruzzo il modello cooperativo non è molto diffuso, e lo è ancor meno nel mondo dello zafferano. Proprio per questo, l’esperienza della Cooperativa Altopiano di Navelli rappresenta un esempio unico, ammirato anche da altre regioni produttrici come la Sardegna e la Toscana, dove le 2 DOP locali faticano a mantenersi attive ad esistere, in termini sia di produttori che di quantitativi prodotti. La nostra cooperativa ha saputo dare continuità, sicurezza e forza al modello dei piccoli produttori, preservando una tradizione agricola che oggi rappresenta anche un importante richiamo turistico. Negli anni, questo impegno è stato riconosciuto con premi e traguardi significativi: nel 1989 lo zafferano dell’Altopiano di Navelli ha ottenuto il “Primato nel mondo” per le sue straordinarie qualità organolettiche; nel 1991 è arrivato l’Atomo d’Oro; nel 2005, grazie al lavoro costante della cooperativa, è stato riconosciuto il marchio DOP “Zafferano dell’Aquila”.
In che modo l’associazione vi ha supportato?
La nostra cooperativa è associata a Confcooperative Abruzzo fin dalle origini. Questa adesione ci ha permesso di ricevere supporto e assistenza su molti aspetti legati alla gestione della compagine cooperativa, ma anche di entrare in contatto con altre realtà dell’Abruzzo e di tutta Italia. È stato - e continua a essere - un modo per fare rete, confrontarsi e crescere insieme.
Quali progetti o obiettivi avete per i prossimi anni?
Oggi la cooperativa si trova ad affrontare alcune sfide importanti. La principale riguarda i tempi di vendita del prodotto finito, che rendono più difficile garantire ai soci il ritiro e il pagamento dello zafferano in modo tempestivo. È un aspetto su cui stiamo lavorando con grande attenzione. Allo stesso tempo, sentiamo la necessità di coinvolgere nuove generazioni all’interno della compagine sociale: giovani pronti non solo a coltivare, ma anche a guidare e portare avanti l’eredità della cooperativa con nuove energie e idee.