Oggi vi portiamo alla scoperta della Cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti, una realtà nata nel 1996 con l’obiettivo di offrire sostegno e servizi alle persone più fragili, promuovendo inclusione, formazione e crescita attraverso il valore della cooperazione sociale.
Quando e perché è nata la cooperativa?
La Cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti è nata nel 1996 dalla volontà dei soci fondatori — tra cui alcuni genitori di ragazzi con disabilità — di offrire una risposta concreta ai bisogni delle persone più fragili. L’obiettivo era costruire un modello che unisse professionalità ed empatia, capace di garantire servizi realmente calibrati sulle necessità individuali e di formare operatori attenti, capaci di mettere sempre al centro la persona.
Quale bisogno o sfida del territorio volevate affrontare?
Fin dall’inizio, la cooperativa si è proposta come un punto di riferimento per chi vive situazioni di fragilità, personale o familiare. Un luogo di ascolto e sostegno, capace di raccogliere i bisogni comuni e trasformarli in azioni condivise, dando forza alla comunità attraverso la cooperazione e la solidarietà.
Quali sono i principali traguardi ottenuti?
In quasi trent’anni di attività, la Cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti è cresciuta costantemente, arrivando a contare -da poche unità- oltre trecento presenze tra soci e dipendenti e centinaia di utenti. Da realtà locale è diventata una organizzazione consolidata in diversi comuni dell’Abruzzo e delle regioni limitrofe, mantenendo sempre fede alla propria missione: offrire servizi costruiti sui bisogni reali delle persone, evitando interventi standardizzati e poco efficaci. La cooperativa ha ampliato nel tempo la propria offerta: dall’assistenza domiciliare per ragazzi con disabilità ai servizi per anziani, minori, scuole, nidi, centri di aggregazione e, più recentemente, ai servizi sanitari. Questa crescita ha consentito anche di promuovere iniziative gratuite, come il trasporto per persone con disabilità e l’apertura, in collaborazione con un’altra cooperativa di Confcooperative, di un centro dedicato all’autismo. Parallelamente, è sempre stata dedicata grande attenzione al benessere dei lavoratori, in un settore molto esposto al rischio di burnout. Verdeaqua ha costruito un ambiente di lavoro accogliente e attento alla persona, offrendo percorsi di formazione continua, politiche di conciliazione tra vita privata e professionale e preferendo, ove possibile, contratti stabili e a tempo pieno. Un ulteriore elemento distintivo è l’inserimento, tra i collaboratori, di genitori o familiari degli utenti: un modello che ha permesso loro di formarsi, migliorare le proprie competenze come caregiver e, al tempo stesso, mantenere un ruolo attivo nel mondo del lavoro. Un’esperienza che genera valore e un impatto sociale diffuso, coerente con la visione cooperativa che ispira ogni attività.
In che modo l’associazione vi ha supportato?
Confcooperative ci ha sostenuto non solo attraverso la rappresentanza e il supporto diretto nei momenti di necessità, ma soprattutto favorendo relazioni e opportunità di collaborazione.
L’attività di networking promossa dall’Associazione è stata fondamentale: ci ha permesso di entrare in contatto con realtà che altrimenti sarebbe stato difficile raggiungere e di sviluppare sinergie con cooperative già attive nel settore sanitario, come accaduto per i servizi gestiti in Toscana.
Grazie a questo supporto, abbiamo potuto ampliare le nostre competenze e aprirci a un nuovo ambito di attività, rafforzando ulteriormente la nostra presenza sul territorio.
Quali progetti o obiettivi avete per i prossimi anni?
Nei prossimi anni saremo impegnati nel consolidare e strutturare ulteriormente la nostra presenza nel settore sanitario, con l’obiettivo di ampliare la gamma dei servizi offerti e garantire sempre maggiore qualità e continuità assistenziale. E senza svelare troppo… abbiamo già in cantiere nuovi progetti che ci permetteranno di erogare servizi direttamente, nel pieno spirito che da sempre ci guida: un’assistenza costruita sulle persone e per le persone.